Ecco qualche foto per documentare lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione di alcuni tratti di piste ciclabili. Si parte dalla zona lido di Reggio dove, all'inizio della pista ciclabile, il cartello di cantiere ci ricorda che l'opera è finanziata dall'Unione Europea:
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Inizio Pista Ciclabile |
Ecco la trascrizione:
Città di Reggio Calabria - Settore risorse europee e nazionali
POR Calabria 2007-2013
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
Asse 8 (Città e Areee Urbane) - Obiettivo Specifico 8.1
Progetto Integrato di Sviluppo Urbano P.I.S.U.
Linea d'intervento 8.1.1.1 - Azioni per la realizzazione ed il potenziamento dei sistemi di mobilità sostenibile nelle città e nelle aree urbane
Realizzazione di un circuito di piste ciclabili
Dirigente: Avv. Francesco Barreca
Responsabile unico del procedimento: Ing. Salvatore Sgro
Progettisti: Arch. Alfonso Cappuccio, Ing. Giovanni Festa, Geom. Nicola Campolo, Geom. Pasquale Vazzana, Geom. Pasquale Alati, Geom. P. Cordiano
Importo dei lavori di contratto: 1.190.136,49euro
Direttore dei lavori: Arch. Alfonso Cappuccio, Ing. Giovanni Festa
Direttori operativi: Geom. Nicola Campolo, Geom. Pasquale Vazzana, Per. Ind. Paolo Giustra
Ispettori di cantiere: Geom. Pasquale Alati, Per. Ind. Claudio Brandi
Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione: Geom. Pasquale Alati
Coordinatori per la sicurezza in fase di esecuzione: Arch. Alfonso Cappuccio, Ing. Giovanni Festa
Consegna dei lavori: 4 Aprile 2013 Durata dei lavori: 365 GG.
Il bando per l'appalto dei lavori per la realizzazione di tale opera, sulla base del progetto esecutivo approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 235 del 01/08/2012, aveva scadenza 17/10/2012 e prevedeva un importo a base d'asta di 1.717.446,81euro. Non sono riuscito a leggere gli allegati al bando poichè il file risulta corrotto.
Nel sito PISU - Reggio Calabria: http://www.pisureggiocalabria.it/
vi è la descrizione del progetto per la realizzazione di un circuito di piste ciclabili, dove si evince che l'intervento ha una lunghezza di circa 11km e si dovrebbe estendere fino a San Leo di Pellaro. L'importo complessivo è di 2 milioni di euro interamente finanziato dai fondi POR. Tuttavia cliccando nella mappa dei progetti si nota che il tracciato evidenziato arriva fino a via Padova e la lunghezza è di soli 8.3km.
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Mappa Piste Ciclabili |
Il Progetto Integrato di Sviluppo Urbano si pone degli obiettivi notevoli ed ambiziosi, come ad esempio il recupero dei Fortini della Collina di Pentimele, la riqualificazione del lungomare di Gallico la realizzazione del nuovo Waterfront di Reggio ed, ovviamente, la realizzazione delle piste ciclabili per incentivare la mobilità alternativa all'uso dei mezzi a motore. Ma passando dal piano degli intenti a quello della realtà si rimane quantomeno perplessi vedendo come sono stati realizzati alcuni interventi e si notano delle scelte progettuali decisamente opinabili.
Come si può vedere dalla prima foto, la parte iniziale della pista ciclabile è rimasta inalterata, con il fondo in pavé che non è adatto alla realizzazione di piste ciclabili. Il percorso prosegue in direzione sud diventando ciclo-pedonale fino al laboratorio NOEL della facoltà di Ingegneria.
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NOEL |
Qui non è ben chiaro se il percorso si interrompe o se prosegue sul marciapiede, la segnaletica ancora non è stata completata.
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Tempietto |
Si giunge quindi al Tempietto, dove inizia la pista ciclabile in sede propria. Purtroppo la zona è lasciata in uno stato di abbandono e non è controllata dalla polizia municipale. Come si può notare dalla foto, è facile trovare automobili parcheggiate dove non dovrebbero. Ci sarebbe da fare qualche riflessione sull'inciviltà del regino medio... vorrei porre l'attenzione sulla foto seguente:
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Scarico fognario a mare |
le immagini parlano da sole, quasi tutti gli scarichi fognari della città finiscono in mare senza alcun trattamento. Forse l'inciviltà delle persone deriva anche dall'ambiente in cui si trovano. Queste scene non sono degne di un paese civile!
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Parcheggio Tempietto |
Giunti al parcheggio il fondo della pista ciclabile è finalmente in asfalto, e la pista è realizzata in sede propria mediante cordoli intervallati da paracarri larghi, se ho misurato bene, 40cm.
Il regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili è dato dal Decreto Ministeriale n.557 del 30 novembre 1999. Tale regolamento, al Cap.II Art.7, indica che la larghezza dello spartitraffico non deve essere inferiore a 0.5 m.
Stando al progetto, in questo punto, la pista ciclabile è pensata avente due corsie contigue con opposto senso di marcia. La larghezza complessiva è di 2.5 m, e rispetta le prescrizioni minime di larghezza.
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Restringimento |
Dopo il parcheggio la pista interseca il marciapiede ed occupa quasi tutta la ex corsia di marcia in direzione sud. A seguito di ciò la parte di strada riservata alle macchine è diventata a senso unico alternato, ma manca ancora la segnaletica. Da notare che questo è il tratto meno salubre a causa della forte puzza di fogna e dei rifiuti che vengono abbandonati nello spiazzo in terra battuta o gettati direttamente in mare.
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Futuro attraversamento Calopinace |
Si giunge quindi alla Foce del Calopinace, ed in questo punto in futuro, secondo il progetto, si potrà attraversare la fiumara e proseguire lungo la costa in direzione sud. Purtroppo i lavori sono ancora ben lontani dall'essere completati.
In altre città quando si realizzano piste ciclabili sul marciapiede, queste occupano la fascia contigua alla sede stradale, mentre la parte rimanente è destinata ai pedoni. Nella foto, invece, si può notare che si torna ad avere un percorso promiscuo pedonale e ciclabile con anche un intersezione pericolosa per i pedoni.
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Sottopasso |
Tale percorso ciclo-pedonale dura solo pochi metri, chi è giunto fin qui si trova costretto a percorrere il sottopasso usando la normale corsia stradale. Da notare che alla minima pioggia tale sottopasso diventa impraticabile, riducendo di molto l'utilità di questo tratto di pista ciclabile.
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via Barlaam |
Superato il sottopasso, si giunge in via Barlaam ed inizia la pista ciclabile in sede propria che, se ho capito bene, dovrebbe essere a senso unico fino alla stazione ferroviaria Reggio Calabria Omeca.
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Incrocio pericoloso |
Subito dopo vi è un incrocio che prima della realizzazione della pista ciclabile era pericoloso, adesso lo è ancora di più... mi sembra da incoscienti progettare la pista ciclabile in questo modo!
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Intersezione via Galilei |
Anche l'intersezione con via Galileo Galilei non è molto sicura, principalmente a causa dei mezzi pubblici che si trovano costretti a svoltare a destra e giungendo alle spalle dei ciclisti.
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Slalom tra i rifiuti |
Arrivati a questo punto mi tornano in mente le belle intenzioni del progettista: "Il progetto intende soddisfare la domanda di mobilità ciclabile nell'area urbana valorizzando il circuito turistico di ambiti urbani di notevole valore culturale e paesaggistico". Ma devo essere troppo innocente ed ingenuo, poiché a me questo sembra più uno slalom tra rifiuti e degrado. Invece forse si tratta di un opera di Tim Noble e Sue Webster ( http://en.wikipedia.org/wiki/Tim_Noble_and_Sue_Webster ) pronta per essere esposta alla Tate Modern...
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Dirty White Trash (With Gulls) by Tim Noble and Sue Webster |
... serve solo la giusta luce per vederla.
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Isola ecologica |
La pista ciclabile prosegue in lieve salita lungo via San Pietro permettendo di ammirare l'ex macello riconvertito ad isola ecologica.
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Carabinieri |
La pista termina davanti l'ingresso della Stazione dei Carabinieri, dove si può notare l'immancabile macchina parcheggiata sul marciapiede. Da notare anche la presenza del tombino non a raso e la pericolosità dell'immissione nel viale Calabria.
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Vivaio dell'Orto Botannico |
Dopo aver percorso il viale Calabria per circa 50m, inizia l'ultimo tratto di pista ciclabile.
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Incrocio Via Furnari |
Subito dopo l'incrocio con via Furnari si ha un percorso ciclo-pedonale alquanto discutibile.
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Frangipane |
Nella foto si nota in rapida sequenza: un breve percorso promiscuo sul marciapiede; un tratto di pista ciclabile in sede propria; un attraversamento pedonale in corrispondenza dell'ingresso della scuola Frangipane; un breve tratto sul marciapiede; un'intersezione pericolosa e quindi nuovamente un tratto di pista ciclabile, ma sul lato sinistro della strada. No comment!
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Terminal Botteghelle |
All'altezza del terminal e parco giochi del Botteghelle si ha una pista ciclabile in sede propria, interrotta da alcuni attraversamenti pedonali e poi riprende il tracciato promiscuo sul marciapiede.
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via Botteghelle |
Questa zona è particolarmente pericolosa poiché il marciapiede non è molto largo e vi sono numerosi passi carrabili ed ingressi pedonali. Dopo l'incrocio con via botteghelle i lavori devono ancora essere completati, probabilmente si avrà un breve tratto in sede propria fino all'incrocio seguente e poi necessariamente il percorso ridiventerà promiscuo.
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vico S. Anna |
Un altro incrocio pericoloso è quello con vico S. Anna. Dopo tale incrocio il percorso diventa difficile da individuare.
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Traversa XI |
Ho evidenziato con delle frecce il marciapiede colorato ed il tratto in sede propria, attualmente occupato dalle auto in sosta poiché ancora da completare. Da notare come il percorso passi in una zona molto affollata di locali commerciali, zona che dovrebbe essere ritenuta incompatibile con un percorso promiscuo ciclo-pedonale.
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via S. Giuseppe |
Finisco con una foto dell'incrocio di via S. Giuseppe poiché il resto del tracciato è ancora in costruzione.
Secondo me, dalle foto emerge chiaramente che la scelta di far passare il percorso ciclabile dal viale Calabria non sia stata una scelta oculata. Viene spontaneo chiedersi se sia stata una spesa utile per i cittadini o solo uno spreco di denaro pubblico. L'Unione Europea oltre a finanziare, controlla che i fondi siano spesi in modo proficuo per lo sviluppo del territorio? A vedere certi risultati viene più di qualche dubbio...
Ricordo che un docente di Trasporti dell'università di Reggio ha stimato che, con meno soldi, si sarebbe potuta realizzare una pista ciclabile continua dalla via marina di Reggio a quella di Catona. Questa si, che sarebbe stata decisamente un'opera più utile in attesa di completare il nuovo Waterfront con integrata la pista ciclabile per andare in direzione sud.
Aggiornamento del 7 feb 2014: ecco un video dell'associazione "BICIREGGIO" e "AMODO" che fa vedere anche la pista "idrociclabile"
Aggiungo anche la seguente foto, che mostra la pista ciclabile a due corsie contigue con opposto senso di marcia tracciata proprio davanti a due panchine! Pensavo che in quel punto avrebbero lasciato la zona come promiscua ciclo pedonale, invece hanno dimostrato molta "fantasia" nel tracciarla in quel modo, ben due corsie.
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Pista ciclabile davanti alle panchine, Reggio Calabria |
Forse è l'unica pista ciclabile al mondo di questo tipo...
Spero che facciano qualcosa per migliorarla.
Qui la seconda parte:
http://pietroippoliti.blogspot.it/2014/04/aggiornamento-piste-ciclabili-reggio.html
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Complimenti, analisi dettagliata e precisa. Fossero tutti come te, la città probabilmente non avrebbe raggiunto questo degrado.
RispondiEliminaOttimo articolo, con tanti spunti e informazioni. Utile.
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